Data
17 Giugno 2022
Orario
20.30
LACRIME E RISI, come chi molto ha pianto
Un viaggio nella commozione offerto, attraverso ii Tempo, da una scelta musicale in cui la fisarmonica individua e rigenera un repertorio di trascrizione, dalla musica antica al Novecento, e genera nuove declinazioni della sua identita sonora attraverso la ricerca della composizione contemporanea. Una narrazione intima, offerta dalla musica oltre la parola; un tuffo in quell’indicibile che solo ii suono puo aprire, la dove sorrisi e lacrime risuonano oltre i loro confini, fino a ricordarci Pessoa, nel suo E risi, come chi mo/to ha pianto.
Note al programma
Un viaggio nella commozione offerto, attraverso ii Tempo, da una scelta musicale in cui la fisarmonica individua e rigenera un repertorio di trascrizione, dalla musica antica al Novecento, e genera nuove declinazioni della sua identita sonora attraverso la ricerca della composizione contemporanea.
Una narrazione intima, offerta dalla musica oltre la parola; un tuffo in quell’indicibile che solo ii suono puo aprire, la dove sorrisi e lacrime risuonano oltre i loro confini, fino a ricordarci Pessoa, nel suo:
E risi, come chi motto ha pianto.
In una estetica fatta di risonanza, ii filo rosso della narrazione musicale disegna un itinerario del sentire attraverso diverse declinazioni della commozione, mentre racconta anche l’anima di uno strumento, in quel suono nuovo della fisarmonica – qui espansa in sei tastiere – che affonda le radici nella sua natura di organo portativo contemporaneo e allo stesso tempo di strumento sintesi dei modi espressivi di archi, fiati e tastiere.
Una scrittura – riscrittura di ricerca, che muove dalle arcane e quanta mai attuali dissonanze di Gesualdo da Venosa fino alla contemporaneita di Lee, Penderecki e Rotili.
Lacrime e Risi, dunque, la dove John Dowland, nel fluire di un pianto che reca Bellezza, ricorda che le lachrimae che piange la musica sono gradite, ne sono versate per tristezza, ma talvolta nella gioia e ne!la felicita.
Lacrime lievi, nella dedica di Francis Poulenc a due figure femminili, ora gravi, nei drammatici abbandoni narrati da Carlo Gesualdo da Venosa, da Henry Purcell e da Paolo Rotili, e nell’ esplodere della luce nel buio, con i suoi improvvisi contrasti sonori della scrittura di Hope Lee. Lacrime commosse, nei ritratti interiori di Francois Couperin e nel suono della memoria nella Ciaccona, tratta dal Polish Requiem di Krzysztof Penderecki.
E ancora, commozione e risi in luoghi dell’anima che prendono forma nella musica di Astor Piazzolla, o in una alchimia di voce e strumento, o luoghi fisici, come nella Sarajevo straziata e nella Cordoba festosa di spumeggiante vitalita, di Guillermo Lago
Gli interpreti
Patrizia Angeloni
concertista, docente di Fisarmonica al Conservatorio Ottorino Respighi di Latina e Visiting Professor in alcune istituzioni accademiche europee (tra le altre: Hochschule fur Musik – Trossingen; Akademia
Muzyczna – Danzica; Accademia F. Liszt – Budapest).
Da sempre dedita alla diffusione della fisarmonica da concerto, Patrizia Angeloni si forma ed e attiva in
dimensioni diverse, affiancando all’attivita artistico-professionale in ambito concertistico un intenso lavoro intorno allo sviluppo della letteratura originale e di trascrizione, con attenzione alla ricerca musicologica e un costante impegno in campo didattico ed editoriale. Fin dagli esordi negli anni Ottanta, agli albori del concertismo fisarmonicistico, lavora alla ricerca intorno all’impiego della fisarmonica in ambito artistico, dal repertorio rinascimentale e barocco a quello contemporaneo, proponendo anche programmi da concerto orientati verso dimensioni non ancora esperite della musica da camera e, piu recentemente, delle performance arts. Come concertista, ha collaborato, tra gli altri, con Orchestra Regionale Toscana,
Donaeuschingen Art Plus Museum, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Stabile delle Marche, ERT.
Ha curato alcuni progetti di produzione musicale, di cui e anche ideatrice ed interprete: tra gli altri
Accordion for Beethoven , Accordion fo Menotti e Accordion Waves suona italiano, editi dalla Casa Editrice Ars Spoletium Publishing&Recording. Ha inciso per SopraToni alcuni lavori di Stefano Bonilauri a lei dedicati. Ha pubblicato saggi, trascrizioni, opere didattiche.
Allieva di Salvatore Di Gesualdo, riconosce tra i suoi Maestri anche Hugo Noth e Joseph Macerollo. Compie, inoltre, studi umanistici, musicali e didattici, integrati in ambiti diversi (Composizione, Fauto traverso, Funktionale Methode di G. Rohmert, Didattica della Musica). Si occupa di Progetti di Ricerca nell’ambito della formazione strumentale, anche selezionati e pubblicati dalla Siem -ISME.
Dal 2017 presiede ii Nuovo Centro Didattico Musicale Italiano (Nuovo C.D.M.I.) e dal 1993 conduce EOLO Centro Ricerche per la Fisarmonica.
Stefano di Loreto
Si forma alla Scuola di Fisarmonica di Patrizia Angeloni al Conservatorio “O. Respighi” di Latina,
diplomandosi con ii massimo dei voti e la lode. Giovanissimo vincitore di alcuni concorsi di esecuzione fisarmonicistica, gia finalista al “Premio Nazionale delle Arti 2012”, e vincitore assoluto della settima edizione del Premio Nazionale delle Arti 2013, sezione Fisarmonica. Nel 2013 e inoltre vincitore del
premio “The world of accordion” (Castelfidardo) sezione musica classica e contemporanea e finalista al “TIM competition” (Parigi, 2014) con la formazione AccoEnsemble Quartet. Successivamente consegue, con ii massimo dei voti, ii diploma accademico di II livello con la guida di Stefan Hussong presso I’ Hochschule fur Musik di Wurzburg (D).
Svolge un’apprezzata attivita concertistica spaziando tra ii repertorio antico e quello contemporaneo, anche con prime esecuzioni e incisioni discografiche, come solista e in formazioni cameristiche in ambiti diversi, tra cui Festival Nuova Consonanza, Roma; Festival Freon, Roma; Italian Cultural Institute, Budapest; Tokyo College of Music; Festival Le Forme del Suono, Latina; Suono Italiano, Festival Pontino di Sermoneta.
Umberto Turchi
compie gli studi accademici in fisarmonica con ii massimo dei voti, lode e menzione d’onore nella classe di fisarmonica di Patrizia Angeloni al Conservatorio Ottorino Respighi di Latina. Integra la sua formazione con studi in Composizione, Pianoforte e Musicologia. Presente come interprete in alcuni album discografici
(Respighi Suite: antiche arie e danze per liuto (2021) Orchestra del Baraccano, Accordion Waves suona italiano, – Accordion for Menotti, Accordion for Beethoven), si dedica ai repertori della musica antica ed e
particolarmente attento alla produzione contemporanea per ii suo strumento con prime esecuzioni (Gilberto Bosco, Stefano Bonilauri, Frederic Durieux, Carlo Forlivesi, Keiko Harada, Fabrizio Nastari, Vito Palumbo, Fran\;ois Narboni, Paolo Rotili).
II suo impegno concertistico, tra attivita solistica e cameristica nelle piu varie formazioni (fisarmonica in
ensemble polistrumentale, fisarmonica ed elettronica, duo e trio di fisarmoniche, duo con flauto dolce, con saxofono, con clarinetto, con percussione, trio con violino e violoncello), vede collaborazioni come fisarmonicista in diversi ambiti, tra cui: Icarus vs Muzak – Musica/Realta, Reggio Emilia/Milano; Dialoghi
sul Comporre RE; GAMO, Firenze; Festival Le Forme del Suono, Latina; Musei Vaticani; Museo Marino Marini, Firenze, Festival Pontino di Sermoneta, Orchestra del Baraccano, Bologna.
Per Ars Spoletium Publishing&Recording ha pubblicato una serie di trascrizioni ed e in corso di
pubblicazione ii saggio Sequenza XIII (Chanson) – II ritratto di un ritratto.